La torta di zucca con cioccolato fondente è una torta rustica, golosa e nutriente per onorare la regina dell’autunno.
La zucca: ogni anno va sempre più di moda. Una volta non era così. Sarà che a casa mia, quando ero bambina, si mangiava prevalentemente in umido e la consistenza finale non era così sexy. Con gli anni ho imparato che ne esistono tante varietà, con sapori diversi, ognuna più adatta ad ogni ricetta.
Ogni autunno è quindi una festa, una mania, che gira intorno alla zucca che diventa protagonista di zuppe, vellutate, dolci, contorni. E’ la zucca hokkaido che ho utilizzato per fare questa ciambella di zucca e cioccolato fondente, che racconta una storia di scambi e condivisione. Scopri la storia sotto la ricetta!
Ingredienti per fare la ciambella di zucca e cioccolato fondente
- 250 di purea di zucca
- 200 gr di farina 0
- 70 gr di fecola di patate
- 3 uova intere
- 150 gr di zucchero di canna (integrale),
- 1/2 bicchiere di olio di semi di girasole
- un pizzico di cannella (facoltativo),
- un pizzico di sale
- mezza bustina di lievito x dolci
- 60 gr di cioccolato fondente tritato grossolanamente
- poco burro e farina per lo stampo
Come fare la ciambella di zucca e cioccolato fondente
- Taglia la zucca a fette di circa un centimetro e falla cuocere in forno a 180° per 20 minuti o finché tenera. Oppure cuocila in pentola aggiungendo un paio di cucchiai di acqua.
- Frulla la zucca ancora tiepida per ottenere una purea morbida.
- In una ciotola, o con la planetaria, sbatti le uova con lo zucchero per ottenere un composto leggero e spumoso.
- Unisci la purea di zucca, l’olio, un pizzico di sale.
- Con il setaccio aggiungi un po’ alla volta la farina, con la fecola ed il lievito, per ultimo il cioccolato fondente tritato grossolanamente. Amalgama bene il tutto.
- Ungi con il burro e infarina lo stampo a ciambella, riempi con l’impasto, livella e inforna a 180° per 40-45 minuti, o finché cotta facendo la prova dello stecchino.
La zucca per condividere
Questa ricetta mi è stata suggerita da una cara ragazza che segue la mia pagina Posate Spaiate su Facebook, non la conosco di persona ma credo di poterla immaginare come una donna che ama la cucina, l’arte, le cose belle e garbate, con la passione per i sapori veri dei prodotti di stagione. Mi ha scritto la ricetta in un commento, io l’ho presa, personalizzata un po’ e preparata per condividerla a mia volta con te che stai leggendo.
All’hokkaido, la zucca di origine giapponese, è legato un altro ricordo bello. L’ho scoperta infatti grazie a Marie, una delle penne del blog La cucina di Calycanthus. Era il lontano 2014 quando decisi di andare a Roma a fare il mio primo corso di fotografia e cibo, e conoscere finalmente le persone che stavano dietro al mio blog preferito. Sono partita con una macchina fotografica presa in prestito da mia sorella e con una dispensa di fotografia scaricata da internet. Un giorno di permesso dal lavoro e una fame incredibile di imparare qualcosa di nuovo. Sul treno lessi e studiai la dispensa: volevo essere sicura di capire quello che Maurizio Maurizi, “il fotografo”, mi avrebbe spiegato durante il corso. L’emozione di entrare nella casa-studio di Maurizio, Maite e Marie fu forte, perché la loro passione per il cibo, per le storie e per gli oggetti belli era tangibile in ogni angolo.
Tra uno scatto e l’altro Marie parlò di zucche, e poi dell’hokkaido. Mi innamorai immediatamente di questa zucca esotica, dal colore arancio intenso, la forma appuntita e il sapore dolce. Appena ho potuto me ne sono procurata una e ho conservato i semi: ora, ogni anno, queste zucche crescono qui nell’orto.
Quel viaggio a Roma è stato per me illuminante e risolutivo per ritrovare l’entusiasmo e la passione che si erano perse per strada.
Così, prima di mettermi a scrivere la ricetta di questa ciambella autunnale, mi sono chiesta se fosse davvero necessario pubblicare un’altra torta di zucca visto che il web ne è già pieno. E dopo un po’ che ci pensavo mi sono risposta che, sì, era necessaria, magari non per il web e neanche per la ciambella, ma per me e per tutte queste storie che ci stanno intorno.