Tarte con fragoline e crema alle mandorle {ispirata alla tarte alla Olèron}

Dolci

La crostata con fragoline di bosco e crema alle mandorle è un dolce delizioso: la frolla friabile è impreziosita dalla crema alle mandorle e dal profumo della frutta di stagione appena colta. Una torta alla frutta che renderà speciale i tuoi eventi o il pranzo della domenica.

La ricetta a cui mi sono ispirata per creare questa torta è la Tarte di Lamponi alla Olèron che arriva dal libro “La parte più tenera” di Ruth Reichl. Come quasi sempre sono partita dalla ricetta originale e l’ho resa mia, riducendo burro e zucchero e usando le nostre fragoline di bosco, abbondanti nel mese di maggio, al posto dei lamponi. Se non trovi le fragoline puoi usare i lamponi come nella ricetta originale, oppure le fragole normali tagliate a pezzettini, ciliegie denocciolate, more o ribes. L’importante è che la frutta sia matura ma soda: gustosa, profumata e con un pizzico di acidità per compensare la dolcezza della crema di mandorle.

Se ti piacciono i dolci con la frutta guarda anche le altre torte con le fragole o con le pesche.

Il guscio della crostata di fragoline: una pasta frolla friabile e gustosa, grazie allo yogurt

La frolla di questa torta alle fragole è friabile e gustosa, facile da lavorare. Nella ricetta originale erano previsti due cucchiai di panna oltre al burro: li ho sostituiti con dello yogurt fatto in casa con il latte intero delle mucche del paese vicino, che ci era venuto particolarmente cremoso, denso e poco acido, ma puoi usare un classico yogurt bianco intero denso, oppure dello yogurt colato.

Se cerchi altre ricette con la frolla, cerca tutte le crostate del blog.

La crema frangipane con il suo profumo unico grazie alle mandorle

Il ripieno con crema frangipane è ricco e aromatico: il profumo e la dolcezza delle mandorle si sposa alla perfezione con la freschezza e acidità dei frutti di bosco. Anche nel ripieno ho ridotto la quantità di burro, sostituendolo con un po’ del nostro yogurt fatto in casa.

Scegli le mandorle con cura: comprale sfuse con il guscio o almeno con la pelle, ti serviranno 10 minuti per sgusciarle e altrettanti o poco più per togliere la pelle dopo il riposo in acqua fredda: non ti accontentare dei sacchetti di mandorle pelate del supermercato, hanno meno sapore e soprattutto sono molto costose. Le mie mandorle sono quelle pugliesi, raccolte dagli alberi della mia famiglia: ti avevo già raccontato il valore che hanno le mandorle nei miei ricordi, in questo post trovi la storia e la ricetta della torta di mandorle che ci preparava sempre la mia mamma.

Ma ora partiamo! Segui il procedimento passo passo per preparare questa tarte di fragoline di bosco deliziosa.

Crostata con fragoline di bosco e crema di mandorle_Posate Spaiate

Tarte di fragoline di bosco e crema alle mandorle

Una frolla friabile impreziosita dalla crema di mandorle e dal profumo della frutta di stagione appena colta.
Preparazione 1 ora
Cottura 50 minuti
Tempo totale 1 ora 50 minuti
Portata Dessert
Cucina Francese
Porzioni 6 persone

Equipment

  • 1 teglia 20-22 cm di diametro
  • 1 frullatore o food processor

Ingredienti
  

Per la pasta frolla

  • 180 gr farina 0 setacciata
  • 50 gr zucchero
  • 120 gr burro freddo
  • 2 cucchiai yogurt bianco colato {panna nella ricetta originale}
  • 1 tuorlo d'uovo

Per il ripieno

  • 90 gr mandorle pelate
  • 80 gr zucchero + 2 cucchiai {120 gr nella ricetta originale}
  • 20 gr burro {50 gr nella ricetta originale}
  • 1 cucchiaio yogurt bianco colato per compensare il burro mancante
  • 1 uovo e 1 tuorlo {3 tuorli d'uovo nella ricetta originale}
  • 1 cucchiaino estratto vaniglia
  • 400 gr fragoline di bosco {400 gr lamponi nella ricetta originale}

Istruzioni
 

Prepara gli ingredienti

  • Il giorno prima controlla di avere tutti gli ingredienti, fai la spesa, rompi le mandorle e metti i noccioli a bagno, prima di andare a letto spellale e mettile ad asciugare in un colino.

Prepara la pasta frolla allo yogurt

  • Setaccia la farina in una terrina insieme allo zucchero. Aggiungi il burro freddo tagliato a dadini e infarinalo bene, poi strofina insieme gli ingredienti fino a ottenere un composto a briciole.
  • Amalgama lo yogurt con il tuorlo d’uovo, uniscili alle briciole di burro, zucchero e farina e lavora con la forchetta fino ad ottenere una palla di pasta.
  • Cospargi un piano da lavoro con poca farina e lavora a fondo l’impasto.Forma una palla schiacciata di pasta e mettila a riposare in frigo in un contenitore chiuso per circa tre ore.
  • Estrai la pasta dal frigo e falla riposare a temperatura ambiente per una decina di minuti. Cospargi il piano di lavoro con altra farina e schiaccia la pasta dandole la forma di un disco, poi tirala col mattarello stendendola con uno spessore di circa mezzo cm.
  • Fodera una teglia di diametro 20-22 cm oppure come ho fatto io una di 19 cm e 4 piccole formine da crostatina (8-6 cm diametro). Non serve imburrare le teglie se sono antiaderenti, la frolla si staccherà bene comunque. Fai riposare in freezer 10 minuti, fino a che non sarà soda.
  • Ricopri la pasta con un foglio di alluminio e riempi di fagioli secchi o sfere per la cottura in bianco. Cuoci in forno caldo a 180° per circa 10 minuti. Togli la carta e i fagioli e prosegui la cottura per altri 5 minuti, in modo che si colori la superficie.
  • Sforna e fai raffreddare mentre ti occuperai del ripieno.

Prepara il ripieno di crema di mandorle e fragoline

  • Metti le mandorle in un tritatutto con 3 cucchiai di zucchero e tritale fino a ridurle in farina.
  • Amalgama il burro morbido con lo zucchero rimanente, meno due cucchiai, e lavora sino ad ottenere un composto cremoso.
  • Aggiungi l’uovo e il tuorlo, lo yogurt, le mandorle polverizzate e l’estratto di vaniglia, mescola finché omogeneo.
  • Stendi la crema sul fondo dei gusci di pasta, distribuisci sopra metà delle fragoline o frutta a piacere. Cospargi con i due cucchiai di zucchero rimasto.
  • Cuoci in forno caldo a 180° per circa 40 minuti, sforna e fai raffreddare su una gratella per almeno due ore. Prima di servire ricopri la tarte con le fragoline rimaste.
  • È ottima così, ma se preferisci puoi lucidare la superficie con due cucchiai di confettura e un cucchiaio di acqua, sciolti sul fuoco in un pentolino. Puoi usare confettura di ribes, lamponi o fragole.
Keyword dolci per le feste, ricette primaverili

Le storie dietro le ricette

Il 31 di maggio del 2021 decisi che per il compleanno di Manuele avrei preparato la tarte alla Oleròn, scoperta nel libro “La parte più tenera” di Ruth Reichel. Una torta sorprendente che Ruth assaggia durante una gita sull’Ile d’Oleron: una specialità preparata “con burro buono di mucche grasse e lamponi selvatici cresciuti all’aria dell’isola.”

Ho sbucciato una bella manciata di mandorle e sono andata a dormire celando con gioia il mio progetto. Al mattino di buon’ora ho impastato la frolla, la ricetta l’ho aggiustata strada facendo per ridurre la dolcezza e raggiungere la cottura perfetta. Inoltre al posto dei lamponi ho messo le nostre fragoline di bosco. 

Oggi, dopo alcuni anni, la ricetta è finalmente online. Anche se era già stata scritta allora, proprio l’otto giugno infatti stavo finalizzando il testo, poche ore prima di sapere che papà aveva lasciato la sua vita terrena. In questa storia c’è una coincidenza, e a me piace vedere i fili che si intrecciano e sentire le emozioni che affiorano.

Leggendo “La parte più tenera” di Ruth Reichel, ti imbatti anche nella storia di sua madre,  depressa bipolare, e leggendo ho pensato che anche le malattie più invalidanti possono essere raccontate con leggerezza e un pizzico di ironia. 

Il disturbo bipolare è una patologia psichiatrica diffusa. Si stima che a soffrirne sia tra l’1 e il 2% della popolazione italiana. Tra questi c’era anche mio papà. Non è stata una vita facile la sua, e di conseguenza la nostra. C’era spesso qualcosa di cui preoccuparsi, che fosse in fase up o in down. La cosa più difficile era la non costanza, oggi non sapevamo come sarebbe andata domani. O la settimana prossima o tra due mesi. Forse per questo ci siamo rimboccate le maniche ben presto, così, qualunque cosa fosse successa, non saremmo finite col sedere per terra. 

Le malattie psichiatriche esistono: parlarne e condividere esperienze potrebbe forse servire a comprenderle ed accettarle con più serenità. O a sentirsi meno soli se la stai vivendo o se hai vicino a te qualcuno che ne soffre.

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